top of page

L'Inverno e la Primavera

Un giorno l'Inverno incontrando la Primavera le disse beffeggiandola:

« Sei troppo morbida e questo non va. Ti fai calpestare senza dignità ne consenso e lasci le persone e gli animali impuniti. Quando arriva la tua stagione incominciano a germogliare i primi fiori, il terreno si riempie di tante varietà di erbe e tu permetti alle persone e agli animali di calpestare senza ritegno tutto questo, lasciando che strappino senza rimorso i frutti appena maturi. »

« Io, invece, incuto paura agli esseri viventi con il mio freddo, la mia pioggia e il mio rigido gelo che fa rintanare tutti e io posso starmene tranquillo » disse l'Inverno con una certa superiorità.

La Primavera, dopo essere stata in silenzio, rispose:

« Invece ti sbagli, Inverno, io sono amata da tutti ed essi comunicano armoniosamente con me. Quando io appaio, gli animali e le persone gioiscono e cominciano a uscire dalle loro tane per assaporare la bellezza del sole e della vegetazione. Non sai quanto

è bello essere amati e che gioia si ha. Tu invece sei solo temuto e non proverai mai quello che provo io » concluse così la Primavera.

L'Inverno dopo aver ascoltato con attenzione le sue parole rifletté a lungo.

L Inverno e la Primavera
00:00 / 01:29
nsplsh_cf8580f31a984438a42a3263483daabd~mv2.jpg.webp

Qualche spunto di riflessione

In questa favola vengono evidenziati i valori

fondamentali della bontà e della sensibilità: sono infatti la non violenza e la generosità che producono rispetto e amore; il freddo allegorico dell’Inverno non genera vera stima, ma solo timore e paura.

Non violenza

Bontà 

Sensibilità

Generosità

 

Il leggio

Una lastra asseconda con gentilezza l'albero retrostante. Nasce dalla terra e si curva verso il cielo. Lo spettatore legge la favola frontalmente vedendo sullo sfondo il sovrapporsi della lastra e del tronco. Una collaborazione creata dalla curvatura della lastra che cambia direzione dialogando con l'albero.

bottom of page